La Corte dei Conti si esprime su contratti di rendimento energetico ed incentivi tecnici

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La Corte dei conti - Sezione delle Autonomie, con deliberazione 7 giugno 2021, n. 10, si è pronunciata su una questione posta dalla Sezione regionale di controllo per l’Emilia Romagna in merito alla possibile applicazione degli incentivi tecnici ai contratti di rendimento energetico (d. lgs. n. 102 del 2014).

I Giudici sono partiti dal principio di diritto secondo cui il contratto di rendimento energetico (EPC) rientra nelle fattispecie di partenariato pubblico privato disciplinate dall'art. 180 e ss.gg. del Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, per le quali non trova applicazione il sistema di incentivazione tecnica previsto dall'art. 113, comma 2, del medesimo decreto; ciò che rileva ai fini dell’esclusione del sistema degli incentivi è l’aspetto meramente sostanziale e non semplicemente il nomen iuris dato allo schema contrattuale.

 La Sezione valuta, infatti, il contratto di rendimento energetico come tipica fattispecie di Partenariato Pubblico Privato enunciando il seguente principio di diritto:

“Il contratto di rendimento energetico (EPC) rientra nelle fattispecie di partenariato pubblico privato disciplinate dall’art. 180 e ss.gg. del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, concernente “Codice dei contratti pubblici”, per le quali non trova applicazione il sistema di incentivazione tecnica previsto dall’art. 113, comma 2, del medesimo decreto legislativo” .

Autore: Redazione TuttoGare del 24/06/2021

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