Legittimità di un monte ore minino inderogabile in un appalto di pulizia

E’ immediatamente impugnabile una clausola del bando di gare che, in una gara per l’appalto di servizi di pulizia, fissa un monte ore minimo inderogabile da prestare; il ricorso è ammissibile ancorchè la parte ricorrente non abbia presentato domanda di partecipazione alla gara. A fronte dell’indicata previsione, l’impresa che intenda presentare un’offerta con un minor numero di ore si trova di fronte ad una clausola escludente, che non le consente di formulare l’offerta nei termini desiderati. Né si potrebbe imporre alla stessa di partecipare, andando incontro a sicura esclusione, al solo fine di qualificare il suo interesse al ricorso, risultando tale onere ultroneo e sproporzionato. E’ legittima la clausola del bando di gara che in gara di appalto per l’affidamento del servizio di pulizia fissa un monte minimo di ore inderogabile da garantire in sede di offerta. Lo stabilisce il Tar Lazio, sez. I bis, sentenza 1 luglio 2019, n. 8506.


Tar Lazio, sez. I bis, sentenza 1 luglio 2019, n. 8506
 

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