La Corte Costituzionale “boccia” la Legge Siciliana sugli appalti
Clamorosa Sentenza della Corte Costituzionale emessa il 26 gennaio 2021 e depositata nella data di ieri, che ha definitivamente dichiarato l’illegittimità costituzionale degli articoli n.4, nei commi 1 e 2, e n.13, della legge della Regione Siciliana 19 Luglio 2019, n. 13 (Collegato al DDl n. 476 ‘Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2019. Legge di stabilità regionale’).
Si trattava di una Riforma fortemente voluta dalla giunta Musumeci che aveva addirittura resistito all’ impugnativa da parte del Governo Conte II e si basava sulla previsione di un sistema di assegnazione delle gare che in sostanza limitava i ribassi.
Secondo il Giudice delle Leggi, tale norma, “invade la sfera di competenza esclusiva statale in materia di 'tutela della concorrenza', adottando previsioni in contrasto con quelle del codice dei contratti pubblici”.
Finalmente si è fatta chiarezza: sul sistema di aggiudicazione degli appalti la Regione Sicilia non poteva avere competenza, trattandosi nel merito di materia della concorrenza, e per questo era necessario attenersi alla legislazione statale. La legge, ovviamente, diverrà inapplicabile una volta pubblicata la sentenza della Corte Costituzionale in G.U. che avverrà il prossimo 18/02/2021.
Autore: Redazione TuttoGare del 12/02/2021
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