L’ANAC PROPONE ALCUNE MODIFICHE AL NUOVO CODICE APPALTI
Nomine commissione giudicatrice: dall’ANAC un atto di segnalazione al Governo e al Parlamento con proposta di modifiche al nuovo Codice appalti
L’ANAC ha inviato un atto di segnalazione al Governo e al Parlamento con la necessità di apportare modifiche al nuovo Codice appalti.
In particolare, le proposte di modifica sono relative ai commi 1, 3, 6 e 8 dell’art. 77 del dlgs 50/2016.
L’atto di segnalazione è stato redatto al fine di rendere il sistema delle nomine della commissione giudicatrice efficiente e funzionale, nonché coerente con il divieto di gold plating di cui all’art. 1, c. 1 lett. a) della legge 28 gennaio 2016, n. 11.
Ricordiamo che il gold plating, in ambito di recepimento di direttive europee, fa riferimento a obblighi che vanno al di là di quanto richiesto dalla normativa europea, pur mantenendosi entro la legalità. Gli Stati membri hanno ampia discrezionalità in sede di attuazione delle direttive comunitarie. Essi possono aumentare gli obblighi di comunicazione, aggiungere i requisiti procedurali, o applicare regimi sanzionatori più rigorosi. Se non è illegale, il gold plating è di solito presentata come una cattiva pratica, perché impone costi che avrebbero potuto essere evitati.
I commi, oggetto di richiesta di modifica, sono i seguenti:
· comma 1: ambito di applicazione
· comma 3: soglie di riferimento e sorteggio dei commissari da incaricare
· comma 6: requisiti di moralità
· comma 8: nomina del Presidente
Nomine commissione giudicatrice: ambito di applicazione
La norma contiene una limitazione non coerente con il criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Sarà necessario che le valutazioni di tipo tecnico debbano essere rimesse alla commissione giudicatrice.
Si propone una modifica in modo da estendere l’obbligo di nomina della commissione giudicatrice in caso di utilizzo dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
Nomine commissione giudicatrice: soglie di riferimento
Viene suggerito di fissare la soglia di 1 milione di euro in luogo di quella attualmente prevista (5.225.000 euro). Con tale modifica la gran parte di affidamenti viene incluso nel meccanismo di garanzia.
Nomine commissione giudicatrice: sorteggio dei commissari da incaricare
Il meccanismo di fornire una lista di candidati alla stazione appaltante per il sorteggio dei commissari di gara non appare funzionale.
Si richiede, dunque, di prevedere che il sorteggio sia direttamente effettuato dall’ANAC.
Nomine commissione giudicatrice: requisiti di moralità
Viene fatta un’annotazione di tipo tecnico. Si richiede di inserire un richiamo anche al capo II del Titolo I, libro II del Codice Penale.
Nomine commissione giudicatrice: nomina del Presidente
La nomina del Presidente deve essere individuato dall’ANAC e non dalla stazione appaltante, individuandolo tra i commissari sorteggiati, con le modalità sopra indicate.
a cura diBibLus-net by ACCA nella newsletter del 26/11/2016
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