Incentivi per funzioni tecniche in società in house, Presidente del Consiglio di Amministrazione escluso

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L'Anac con il parere n. 16 del 26 marzo 2024, ha espresso la propria opinione riguardo alla richiesta di chiarimenti presentata da una società in house di una Regione su questioni relative all'incentivo per funzioni tecniche.

In premessa, l'Anac ha precisato che la sua competenza non comprende il rilascio di pareri preventivi su atti e provvedimenti delle stazioni appaltanti, né sulla stipula di contratti d'appalto o concessioni. Tuttavia, l'Anac può svolgere attività di vigilanza collaborativa in materia di contratti pubblici.

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La società in house ha sollevato interrogativi riguardanti l'assegnazione dell'incentivo per funzioni tecniche al Presidente del Consiglio di amministrazione (CdA), considerando le specifiche deleghe e funzioni a lui attribuite, in base allo Statuto societario.

L'Anac ha evidenziato che le società in house, pur dotate di autonomia giuridica, sono equiparate a "uffici interni" dell'ente pubblico che le ha costituite. Pertanto, si applica il Codice dei contratti pubblici anche alle attività svolte da queste società.

La normativa in materia di incentivi per funzioni tecniche, disciplinata dall'art. 45 del D. Lgs. n. 36/2023, è direttamente applicabile alle società in house. Tuttavia, l'incentivo è riservato al personale dipendente della stazione appaltante e non si estende ai membri degli organi di amministrazione, come il Presidente del CdA.

L'incentivo è concepito per premiare il personale dipendente che effettivamente svolge le attività incentivabili, escludendo il personale esterno all'ente e quello con qualifica dirigenziale. La normativa stabilisce che il riconoscimento dell'incentivo è a discrezione del dirigente competente e deve essere correlato alle specifiche funzioni tecniche svolte dai dipendenti.

Infine, l'Anac ha chiarito che le modalità di ripartizione dell'incentivo devono essere stabilite dalle stazioni appaltanti e dagli enti concedenti, entro i limiti previsti dalla normativa, e le risorse non assegnate devono essere destinate alle finalità indicate dalla legge.

In conclusione, l'Anac ha rimesso alla stazione appaltante la valutazione degli atti e dei provvedimenti da adottare sulla base delle indicazioni fornite nel parere.

Questo parere fornisce un chiarimento importante in merito all'applicazione delle norme sugli incentivi per funzioni tecniche nelle società in house, contribuendo a garantire trasparenza e corretta applicazione della legge nei settori pubblici.

La redazione di TuttoGare PA del 19/04/2024

 

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