Focus: “L’obbligo di applicazione dei Criteri Ambientali Minimi negli appalti pubblici: un vincolo per la sostenibilità”

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Premessa

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) costituiscono i requisiti ambientali obbligatori da rispettare nelle fasi di progettazione, affidamento ed esecuzione degli appalti pubblici.

Essi sono finalizzati alla riduzione degli impatti ambientali e alla promozione di modelli di produzione e consumo più sostenibili, in linea con gli obiettivi ambientali nazionali e comunitari.

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Il quadro normativo: l’art. 57 del D.lgs. 36/2023

Con l’entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti pubblici (D.lgs. 31 marzo 2023, n. 36), l'obbligo di inserimento dei CAM nei documenti di gara è stato ulteriormente rafforzato.

L’art. 57 dispone, infatti, che le stazioni appaltanti debbano inserire almeno i criteri ambientali minimi stabiliti dai relativi decreti ministeriali nei bandi, negli avvisi e negli inviti.

Tale disposizione conferma che i CAM non rappresentano una mera facoltà o una linea guida, bensì costituiscono veri e propri vincoli normativi che devono trovare applicazione nei documenti di gara.

La mancata previsione dei CAM può comportare gravi conseguenze in termini di legittimità della procedura, potendo tradursi nella violazione di norme imperative e determinare l’annullabilità o la nullità degli atti di gara.

 

Gli ambiti di applicazione dei CAM

I CAM attualmente vigenti coprono numerosi settori strategici.

Di seguito, una sintesi dei principali ambiti di applicazione e dei relativi decreti:

CAM

Decreto Ministeriale

Ambiti di applicazione

Edilizia

D.M. 23 giugno 2022

Materiali riciclati, significativa riduzione delle emissioni

Servizi di pulizia

e sanificazione

D.M. 29 gennaio 2021

Prodotti ecologici a ridotto consumo di acqua

Ristorazione collettiva

e derrate alimentari

D.M. 10  marzo 2020 in aggiornamento

Alimenti biologici, riduzione sostenibile della plastica

Servizi energetici

per edifici

D.M. 7 marzo 2012 in aggiornamento

Sistemi efficienti e audit energetico.

Forniture di arredi, ausili

e materiale scolastico

D.M. vari

Materiali non pericolosi, durabilità e certificazioni

 

È importante sottolineare che alcuni decreti sono in fase di aggiornamento, a dimostrazione di come il tema della sostenibilità ambientale sia in costante evoluzione e richieda alle stazioni appaltanti una continua attenzione normativa.

 

Gli effetti pratici: obblighi e responsabilità

Dal punto di vista operativo, le stazioni appaltanti devono:

  • analizzare i CAM pertinenti per l’oggetto dell’appalto;
  • recepirli integralmente nei documenti di gara;
  • motivare adeguatamente eventuali deroghe (limitatamente ai casi consentiti);
  • vigilare sull'effettiva applicazione dei CAM nella fase esecutiva del contratto.

La violazione dell’obbligo di inserimento può non solo esporre l’amministrazione a ricorsi giurisdizionali, ma anche comportare responsabilità erariale in capo ai funzionari preposti alla redazione degli atti di gara.

 

Conclusioni

L’applicazione dei CAM rappresenta oggi un requisito imprescindibile per assicurare la legittimità e la sostenibilità degli appalti pubblici.

La sfida che attende le stazioni appaltanti è duplice: da un lato, garantire la conformità formale agli obblighi normativi; dall’altro, promuovere una cultura dell’appalto "verde" capace di contribuire in modo concreto agli obiettivi di sostenibilità ambientale.

In tale prospettiva, una corretta applicazione dei CAM non solo tutela l’ambiente, ma consente anche di valorizzare l’interesse pubblico primario alla qualità e all’efficienza degli interventi.

A cura della Redazione di TuttoGare PA del 29/04/2025

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