Il Consiglio di Stato si pronuncia sulla controversia relativa alla fornitura di dispositivi medici

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Il Consiglio di Stato, con sentenza n. 2866 del 26 marzo 2024, ha emesso la sua decisione riguardo ad un ricorso che riguardava una procedura di appalto per la fornitura e l'installazione di 17 sistemi di anestesia e relativo materiale di consumo.

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Inizialmente, il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia aveva accolto il ricorso di una delle parti, riguardante la conformità dell'offerta di una delle concorrenti rispetto ai requisiti specificati nel capitolato. Tuttavia, l'impresa interessata ha presentato un ricorso in appello contestando la decisione del tribunale di primo grado.

Il Consiglio di Stato ha esaminato attentamente la questione, considerando sia gli argomenti dell'appellante che le controdeduzioni dell'altra parte coinvolta. In particolare, il punto cruciale della controversia riguardava se l'offerta di una delle imprese fosse conforme al capitolato.

Dopo aver esaminato tutte le prove e le argomentazioni delle parti coinvolte, il Consiglio di Stato ha respinto l'appello, confermando la decisione del tribunale di primo grado. La sentenza ha stabilito che l'offerta in questione non era conforme al bando di gara, come interpretato dalla legge stessa.

Inoltre, il Consiglio di Stato ha sottolineato l'importanza del principio di buona fede nell'ambito delle procedure di appalto pubblico, evidenziando che le imprese partecipanti sono tenute a comprendere appieno gli obiettivi dell'appalto e ad agire di conseguenza.

Concludendo, il Consiglio di Stato ha rigettato l'appello e ha confermato la sentenza del tribunale di primo grado. Le spese del giudizio sono state stabilite seguendo il principio della soccombenza.

La redazione di TuttoGare PA del 03/04/2024

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