"Gare Pubbliche: Il Tar Lazio Annulla la Clausola del Sopralluogo Obbligatorio a Rischio di Esclusione"

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Il Tar Lazio si pronuncia su una controversia riguardante l'esclusione da un appalto a causa di un presunto mancato sopralluogo, sollevando interrogativi sulle clausole disciplinari in vigore.

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Nel recente caso in esame presso il Tar Lazio (sez. II-bis n. 140/2024), la questione centrale riguarda la validità di una clausola disciplinare che impone l'esclusione automatica in caso di mancato sopralluogo. L'articolo 92 del nuovo codice degli appalti è al centro della disputa, con il ricorrente che sostiene che il sopralluogo sia stato effettuato ma non certificato secondo le rigidità imposte dalla stazione appaltante.

Il cuore della questione sta nell'interpretazione del nuovo codice, il quale, secondo il Tar Lazio, non considera il sopralluogo come un requisito indispensabile per la formulazione dell'offerta. L'articolo 92 menziona la "visita dei luoghi" solo quando è necessaria per la preparazione dell'offerta, senza concedere al Rup il potere di prescrivere il sopralluogo sotto pena di esclusione.

La sentenza sottolinea il cambio di paradigma introdotto dal nuovo codice, mettendo in luce la sua attenzione ai principi di concorrenza, imparzialità e accesso al mercato. Il giudice dichiara che la disposizione sull'articolo 92 deve essere interpretata come un "semplice precetto" per la stazione appaltante, vincolandola a strutturare i termini di partecipazione alla gara in base agli adempimenti propedeutici alla formulazione dell'offerta.

Il ricorrente, inoltre, solleva la questione della nullità della clausola disciplinare in quanto violerebbe il principio di tassatività disciplinato dall'art. 10 del d.lgs. n. 36/23. La sentenza concorda, affermando che l'assenza di prescrizioni nel codice o in altre leggi che attribuiscano al Rup il potere di imporre il sopralluogo come requisito essenziale implica la nullità della clausola disciplinare in questione.

È interessante notare che il nuovo codice, con il suo approccio centrato sui principi di concorrenza e accesso al mercato, ridefinisce il ruolo del sopralluogo in fase di appalto. Tale interpretazione è in continuità con il precedente codice del 2016, il quale considerava la richiesta di visita dei luoghi come un modo per acquisire informazioni utili per la presentazione delle offerte, senza conseguenze automatiche in caso di mancato adempimento.

In conclusione, la sentenza del Tar Lazio stabilisce un chiaro precedente in merito al ruolo del sopralluogo negli appalti pubblici, sottolineando l'importanza dei principi di tassatività e accesso al mercato nel nuovo quadro legislativo.

La redazione di TuttoGare PA del 11/01/2024

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