Opere incompiute e ritardi nei lavori: al via azione di vigilanza di Anac

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Opere incompiute e ritardi nei lavori: al via azione di vigilanza di Anac

Opere incompiute, ritardi nei lavori pubblici, disinteresse e mancanza di verifiche delle amministrazioni sull’andamento degli appalti affidati. E ancora: nomine dubbie nella sanità, porte girevoli tra incarichi pubblici e privati contigui, interventi per il dissesto idrogeologico bloccati o rallentati, impianti per lo smaltimento dei rifiuti condotti fuori dal rispetto della normativa.

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Sono questi alcuni degli ambiti su cui nei prossimi mesi si indirizzerà in modo particolare l’attività di vigilanza dell’Autorità Anticorruzione, come da direttiva programmatica approvata.

“Abbiamo voluto concentrarci in modo particolare sulle opere bloccate o in ritardo, così da far accelerare la realizzazione di quei lavori di cui si ha particolare bisogno, evitando sprechi inutili di denaro pubblico”, spiega il Presidente di Anac Giuseppe Busìa. “Inoltre, abbiamo voluto puntare l’attenzione sul lavoro delle stazioni appaltanti, verificando specialmente i casi in cui le amministrazioni, dopo aver aggiudicato la gara, tralasciano di controllare adeguatamente l’esecuzione, trovandosi conseguentemente con ritardi dei lavori, insoddisfazione dei cittadini, mancanza di risultati concreti del loro operato per gli enti stessi. In tal modo, l'attività di vigilanza non serve solo ad evidenziare mancanze, che purtroppo ci sono, ma aiuta a correggerle, a ridurre i tempi di realizzazione delle opere e a garantire che le risorse pubbliche siano utilizzate al meglio”.

Nella lunga e dettagliata lista di ambiti di intervento soprattutto sul fronte delle “opere bloccate e/o gravemente rallentate”, ci sono le dighe e le opere idrauliche in fase di stallo sulle quali l'authority accentuerà l’ispezione, così come gli interventi di contrasto al dissesto idrogeologico, gli impianti per lo smaltimento dei rifiuti, l’edilizia residenziale pubblica e più in generale è tutto il ciclo dell’appalto. Sotto stretta osservazione il rispetto delle soglie, ma anche gli “affidamenti effettuati mediante ricorso all'istituto della somma urgenza” e la “generalizzata difficoltà di gestione degli appalti nella fase esecutiva, soprattutto con riferimento alle grandi opere, con il venire in rilievo di ritardi ed anomalo andamento degli appalti, con conseguente insorgenza di contenziosi con l'appaltatore”. Sotto esame anche il Pnrr con i suoi contratti di esecuzione soprattutto sul fronte delle frodi. 

Infine, guardia alzata anche per i contratti di servizi e forniture con particolare attenzione alla ristorazione, pulizia e sanificazione, facility management degli immobili, guardiania e vigilanza armata, trasporto scolastico e servizi sociosanitari di assistenza alla persona. Qui, avverte l'Autorità, “si è spesso riscontrata una carenza di controlli, da parte delle stazioni appaltanti, sulla corretta esecuzione, da parte dell'appaltatore, delle obbligazioni assunte nel contratto di appalto”.

Ecco alcuni degli ambiti in cui, in particolar modo, si concentrerà l’azione di vigilanza del 2025

 
Trasparenza

Saranno utilizzati gli esiti delle verifiche OIV condotte in applicazione dell’atto del presidente del 1° giugno 2024, tracciati nell’applicazione web “Attestazioni OIV” ai fini della formazione di un elenco da cui estrarre un campione di enti da sottoporre a vigilanza. Il campione di enti da vigilare verrà individuato mediante la metodologia statistica dell’estrazione casuale senza ripetizione, previa suddivisione per territorio, al fine di dare uniformità nel territorio nazionale all’attività di vigilanza.

 
Inconferibilità e/o incompatibilità

Nel corso dell’ultimo anno sono emerse criticità nell’ambito degli enti del servizio sanitario, in particolare con riferimento all’applicazione della normativa vigente dettata dal d.lgs. n. 39/2013 agli incarichi dirigenziali non riconducibili alla dirigenza sanitaria (medica e non), si è ritenuto di indirizzare l’attività di vigilanza d’ufficio su questa categoria di soggetti. Sul campione che verrà selezionato, verrà dunque verificato il rispetto degli obblighi previsti dall’art. 20 del d.lgs. n. 39/2013, sia con riferimento agli obblighi di pubblicazione delle dichiarazioni rilasciate dai titolari di incarichi dirigenziali non riconducibili alla dirigenza sanitaria (medica e non) sia con riferimento alle verifiche di competenza svolte dagli enti circa i contenuti delle medesime dichiarazioni, interagendo, in entrambi i casi, con gli RPCT competenti ai sensi dell’art. 15 del d.lgs. n. 39/2013.

 
Lavori pubblici

La vigilanza dell’Autorità in materia di lavori pubblici riguarda l’intera vita dell’appalto, includendo le fasi di programmazione e progettazione, nonché le successive fasi di scelta del contraente ed esecuzione dell’appalto, compreso il collaudo dello stesso.

È stata rilevata la necessità di proseguire, anche per l’anno 2025, le indagini sulla corretta determinazione del valore della procedura e del rispetto delle soglie, nonché sulla corretta applicazione delle norme sulla suddivisione in lotti, al fine di rilevare possibili artificiosi frazionamenti degli appalti/affidamenti, tenuto conto delle conseguenze pregiudizievoli connesse all’adozione di procedure difformi da quelle previste dal codice, in relazione alle soglie degli appalti. Inoltre, in tale ambito d’indagine, si deve anche considerare il ricorrere del profilo di criticità correlato alla carenza di programmazione delle lavorazioni occorrenti da parte delle stazioni appaltanti, che genera spesso, per l'appunto, la frammentazione degli affidamenti.

Ulteriore ambito d’indagine potrà riguardare le procedure e gli affidamenti effettuati mediante ricorso all’istituto della somma urgenza con la precipua finalità di presidiare la corretta applicazione della disciplina derogatoria prevista dall’art. 140 del vigente codice dei contratti pubblici. Un particolare ambito d’indagine potrà inoltre riguardare la prosecuzione della vigilanza sugli interventi finanziati per il contrasto al dissesto idrogeologico, laddove sussiste una situazione di generalizzato ritardo nella realizzazione di tali opere.

L’Autorità orienterà poi la propria attività di vigilanza sulle dighe e sulle opere idrauliche che si trovano attualmente in fase di stallo.

 
Servizi e forniture

Un prioritario campo di indagine dovrà riguardare la fase di esecuzione dei contratti pubblici, in particolare le verifiche di conformità delle prestazioni contrattuali effettuate dalle stazioni appaltanti. Infatti, si è spesso riscontrata una carenza di controlli, da parte delle stazioni appaltanti, sulla corretta esecuzione, da parte dell’appaltatore, delle obbligazioni assunte nel contratto di appalto.

Alla luce dell’esperienza pregressa, che ha consentito di riscontrare significative criticità nei controlli relativi alla fase esecutiva, il campione delle procedure da sottoporre a vigilanza sarà individuato, preferibilmente nell’ambito dei servizi di ristorazione, dei servizi di pulizia e sanificazione e/o, dei servizi di facility management immobili, dei servizi di guardiania e vigilanza armata, dei servizi di trasporto scolastico e dei servizi sociosanitari di assistenza alla persona.

Un ulteriore ambito di intervento può essere individuato nelle fattispecie di improprio ricorso alla proroga tecnica o al rinnovo dei contratti di appalto, in violazione del principio generale di divieto di proroga e rinnovo dei contratti pubblici presente nel nostro ordinamento. La proroga ed il rinnovo, infatti, si rivelano lesivi del principio generale secondo cui ogni vantaggio economico derivante dall’erogazione di denaro pubblico deve seguire una procedura ad evidenza pubblica.

Infine, un ulteriore ambito di indagine si focalizzerà sui contratti di fornitura che si limitano a disciplinare esclusivamente la fase di acquisizione del bene, senza considerare gli oneri connessi alla sua gestione, aggiornamento o manutenzione, determinando di fatto un vincolo di dipendenza nei confronti dell’operatore economico aggiudicatario. In particolare, saranno monitorate quelle situazioni in cui la mancata programmazione dei servizi di manutenzione comporta fenomeni di lock-in contrattuale per la stazione appaltante, che si trova nell’impossibilità di rivolgersi ad altri operatori economici per la gestione successiva del bene, sia per ragioni tecniche sia per l’eccessiva onerosità dal punto di vista economico di una eventuale sostituzione del fornitore.

 
Concessioni e partenariato pubblico privato

L’Autorità attiverà una specifica vigilanza nei confronti dei concessionari autostradali, geograficamente distribuiti negli ambiti territoriali del nord, centro e sud, al fine di valutare la sussistenza di squilibri nelle quote obbligatorie di affidamento, nonché le eventuali misure di riequilibrio adottate.

Inoltre, al fine di promuovere l’efficienza e la qualità dell’attività delle stazioni appaltanti, e lo sviluppo e diffusione di buone pratiche nella predisposizione di contratti di efficientamento energetico secondo lo schema del partenariato pubblico privato, l’Autorità avvierà un’attività di vigilanza su un campione di procedure individuate in regioni rappresentative delle aree geografiche del nord, centro e sud.

Infine, verrà svolta un’attività di vigilanza avente ad oggetto le concessioni in materia di servizi IT resi a favore delle pubbliche amministrazioni, sulla base di un campione significativo selezionato tra tutti i contratti sottoscritti con le Amministrazioni utenti secondo predeterminati criteri di rilevante impatto a carattere economico e geografico, con specifico riferimento alle tariffe, ai tempi ed alle modalità praticate per i medesimi servizi.

 
Affidamenti delle centrali di committenza e dei soggetti aggregatori

La vigilanza in tale ambito è finalizzata a individuare ipotesi di mancata correlazione tra la pianificazione delle Centrali di committenza e dei Soggetti aggregatori e la programmazione delle stazioni appaltanti con particolare riferimento alla vigilanza sugli accordi quadro stipulati dalle centrali di committenza e dai soggetti aggregatori. L’ambito di indagine sarà riferito ai servizi informatici e, in particolare, alla corretta quantificazione dei fabbisogni delle Stazioni Appaltanti da verificare sulla base delle effettive adesioni all’accordo quadro e al corretto utilizzo del subappalto.

Inoltre, è necessario verificare la corrispondenza tra le attività programmate dalle singole stazioni appaltanti e la pianificazione svolta a monte. In particolare, occorre accertare che l’indicazione di voler ricorrere ad una Centrale di committenza o a un soggetto aggregatore sia inserita nell’elenco annuale dei lavori e nell’elenco annuale dei servizi e delle forniture soltanto previa acquisizione del relativo assenso da parte del soggetto delegato o previa verifica della disponibilità e capienza degli accordi quadro o convenzioni vigenti.

Per quanto infine concerne la fase di affidamento, l’attività sarà quindi concentrata sulle criticità dei bandi di gara che rappresentano ostacoli alla massima partecipazione e sarà orientata verso settori merceologici particolarmente rilevanti, quali facility management, servizi informatici ed energia, nonché verso i vari ambiti merceologici afferenti al settore sanitario.

 
Interventi Pnrr

Allo scopo di garantire una verifica dell’utilizzo regolare dei finanziamenti erogati in conformità di tutte le norme applicabili, nonché dell’attuazione corretta delle misure previste nell'ambito del piano per la ripresa e la resilienza (Pnrr), l’Autorità individuerà, attraverso l’utilizzo degli applicativi in uso nonché attraverso la consultazione del sistema ReGiS, gli interventi del piano di rilevanza strategica per le missioni del Piano che risultano maggiormente significative a livello nazionale (quali a titolo meramente esemplificativo “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, “Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo” e “Istruzione e ricerca”).

Relativamente alla selezione dei contratti da monitorare sarà adottato un approccio basato su un criterio di rischio. Tale approccio comprende:

- Analisi del rischio di frode e irregolarità: i contratti da monitorare saranno selezionati non solo in base al valore economico, ma anche al rischio associato alla tipologia dell'opera (ad esempio, progetti infrastrutturali complessi o settori storicamente soggetti a problematiche di corruzione).

- Contratti ad alto impatto sociale o pubblico: opere, servizi e forniture che rivestono un interesse strategico per la collettività e per il Paese.

 
Sistema di qualificazione degli operatori economici

Proseguirà l’attività di vigilanza dell’Autorità sul mantenimento, da parte delle SOA, dei requisiti normativamente previsti per operare e sull’assolvimento dei relativi obblighi di comunicazione all’Autorità in caso di mutamenti intervenuti, con particolare riferimento ai soci, agli amministratori, all’organico ed ai soggetti esterni affidatari di attività promozionale per conto delle SOA stesse.

In proposito si intende approfondire le peculiari prescrizioni vigenti per il conseguimento della qualificazione nelle ulteriori categorie OS 13, OS 18-A, OS 18-B e OS 32. Per tali categorie, infatti, l’art. 18, comma 25, dell’Allegato II.12 prescrive l’obbligo della disponibilità dell’Impresa di uno stabilimento industriale specificamente adibito alla produzione dei beni indicati nella declaratoria della Categoria di lavorazione.

Infine, e a carattere generale, attesa la particolare rilevanza del processo di digitalizzazione intrapreso dall’Autorità con l’introduzione del Codice dei contratti pubblici di cui al D. Lgs 36/2023, assume particolare centralità l’esigenza di verificare l’effettivo utilizzo, da parte delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, delle piattaforme di approvvigionamento digitale (P.A.D.) certificate dall’AGID e iscritte nel Registro delle piattaforme certificate gestito dall’ANAC secondo le indicazioni contenute nel provvedimento Agid “Requisiti tecnici e modalità di certificazione delle Piattaforme di approvvigionamento digitale”, anche al fine di verificare il corretto invio dei dati informativi del processo acquisitivo.

Fonte: ANAC del 15/04/2025

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