MIT: Utilizzo cig "madre" accordo quadro in luogo del cig "derivato"

illec.jpg

Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 03/04/2025, n. 3180 ha risposto al seguente quesito:

Questo Ente ha stipulato un accordo quadro con un unico operatore per l'affidamento di servizi tecnici (progettazione, D.L., supporto al RUP) di importo superiore alla soglia comunitaria, relativo a diverse infrastrutture, ciascuna avente un proprio CUP. Il bando è stato redatto in vigenza del D.Lgs.50/2016. Il contratto prevede la possibilità di avviare i singoli servizi con semplici "ordinativi", per importi e obbligazioni già ben definiti nell'accordo quadro, senza necessità di stipulare contratti attuativi "derivati". Si chiede: 1. se sia strettamente necessaria la richiesta di cig derivati o se si possa utilizzare l'unico cig (quello dell'accordo quadro) per la gestione del contratto e la compilazione delle schede simog (stipula, avvio, avanzamenti, sospensioni, etc.). 2. poichè gli interventi si riferiscono a infrastrutture diverse, per ciascuna delle quali è individuato un RUP diverso, il cig derivato lo dovrà chiedere il RUP dell'accordo quadro oppure ciascun RUP responsabile dei singoli interventi? 3. come andrà ripartito l'incentivo relativo al RUP per le tre fasi (progettazione, affidamento, esecuzione) nella considerazione che per la fase progettazione e affidamento il RUP dell'accordo quadro ha redatto documentazione per l'intero importo e che la fase di esecuzione sarà gestita dai singoli RUP di ciascun intervento?

VADEMECUM CYBERSECURITY

Abbiamo redatto un Vademecum dedicato alla cybersecurity,

pensato per offrire alle imprese e alla pubblica amministrazione una guida chiara e aggiornata

sulle principali novità legislative e tecniche in materia.

VADEMECUM CYBERSECURITY

Abbiamo redatto un Vademecum dedicato alla cybersecurity,

pensato per offrire alle imprese e alla pubblica amministrazione una guida chiara e aggiornata

sulle principali novità legislative e tecniche in materia.

SCARICA GRATIS LA GUIDA

Risposta aggiornata

In riferimento al quesito n. 1 si rappresenta che per accordo quadro si intende “l’accordo concluso tra una o più stazioni appaltanti e uno o più operatori economici, il cui scopo è quello di stabilire le clausole relative agli appalti da aggiudicare durante un dato periodo, in particolare per quanto riguarda i prezzi e, se del caso, le quantità previste” [art. 1, comma 1, lett. n), Allegato I.1 al D.Lgs. 36/2023]. Come anche ribadito dal giudice amministrativo (ex multis: Tar Lazio ,sent n. 8633/2023, Consiglio di Stato, sent. n. 7896/2024) l’accordo quadro realizza “un pactum de modo contrahendi”, ossia un contratto “normativo” dal quale non scaturiscono effetti reali o obbligatori, ma la cui efficacia consiste nel “vincolare” la successiva manifestazione di volontà contrattuale delle parti, vale a dire nella stipula dei contratti attuativi. Indipendentemente dal nomen juris utilizzato (contratto attuativo/derivato od ordinativo), gli appalti aggiudicati in attuazione dell’accordo quadro sono regolati da atti di natura contrattuale come peraltro confermano le disposizioni specificamente dedicate allo strumento dell’accordo quadro, ad es. in tema di esenzione dall’obbligo di applicare il termine dilatorio [art. 18, comma 3, lett. b), D.Lgs. 36/2023], di pubblicazione degli avvisi degli appalti aggiudicati (art. 111, comma 3,D.lgs. 36/2023), di calcolo della garanzia definitiva per i contratti derivati (art. 117, comma 1, D.Lgs. 36/2023). Ne consegue che, per gli appalti aggiudicati in attuazione di un accordo quadro, deve sempre essere acquisito un CIG derivato. In riferimento al quesito n. 2 il CIG dovrà essere richiesto dal RUP responsabile del singolo intervento. In riferimento al quesito n. 3, il riparto degli incentivi tra il RUP incaricato della progettazione e dell’affidamento dell’accordo quadro e i RUP incaricati per la fase attuativa dovrà essere definito, in conformità alle previsioni del regolamento interno della stazione appaltante, nel provvedimento di nomina del gruppo di lavoro nell’ambito delle attività riconducibili ai compiti del RUP, dell’eventuale responsabile di fase e dei collaboratori del RUP. 

Fonte: Supporto Giuridico Servizio Contratti Pubblici del MIT, 10/04/2025

Vuoi leggere altri contenuti come questo?

Iscriviti alla newsletter!

Ogni Lunedì riceverai notizie e approfondimenti dal mondo del public procurement, contratti e appalti pubblici direttamente nella tua casella e-mail

Vuoi leggere altri contenuti come questo?

Iscriviti alla newsletter!

Ogni Lunedì riceverai notizie e approfondimenti dal mondo del public procurement, contratti e appalti pubblici direttamente nella tua casella e-mail

Iscriviti Ora


Loading...