FOCUS: La Validità della Proroga dei Termini di Gara Tramite Piattaforma Telematica

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La pubblicazione della proroga del termine di presentazione delle offerte di gara su una piattaforma telematica costituisce un provvedimento amministrativo valido ed efficace.

Questo il principio affermato dal TAR Sardegna nella sentenza n. 52 del 2025, con cui ha respinto il ricorso contro la decisione del Comune di prorogare il termine di una gara di fornitura di servizi attraverso un messaggio sulla piattaforma regionale di committenza.

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La Sentenza del TAR Sardegna

Il ricorrente aveva contestato la validità della proroga, sostenendo che essa fosse affetta da nullità ai sensi dell’articolo 21-septies della Legge n. 241 del 1990, poiché non preceduta da un atto amministrativo esplicito del Comune. Inoltre, aveva evidenziato che la proroga era stata adottata senza che vi fossero "circostanze eccezionali" che la giustificassero.

Tuttavia, il TAR ha rigettato tali argomentazioni, ritenendo che la proroga fosse stata regolarmente comunicata tramite pubblicazione sulla piattaforma telematica e notificata via PEC a tutti i partecipanti, compreso il ricorrente.

Il Collegio ha sottolineato che, nel contesto di una gara integralmente gestita attraverso strumenti telematici, la modifica della procedura sulla piattaforma stessa rappresenta un atto amministrativo implicito, senza necessità di un provvedimento formale precedente.

Il TAR ha inoltre precisato che l’articolo 79 del D.lgs. n. 50 del 2016 non prevede un elenco tassativo delle situazioni in cui è possibile prorogare il termine per la presentazione delle offerte. Tale impostazione è stata confermata da precedenti pronunce – come la sentenza del TAR Basilicata n. 73 del 1° febbraio 2021 e quella del TAR Friuli-Venezia Giulia del 10 maggio 2022 – secondo cui la stazione appaltante conserva un margine di discrezionalità nell’adottare provvedimenti di differimento dei termini, la cui legittimità deve essere valutata caso per caso.

Riflessioni e Implicazioni Giuridiche

L’orientamento espresso dal TAR Sardegna è in linea con la giurisprudenza amministrativa più recente, in particolare con quanto sancito dall’articolo 92 del D.lgs. n. 36 del 2023, che riprende la disciplina del previgente articolo 79 del Codice dei contratti pubblici.

La sentenza del TAR Lazio n. 140 del 3 gennaio 2024 ha confermato che la normativa attuale consente alla stazione appaltante di adattare i termini di gara alle specifiche circostanze, evitando automatismi sanzionatori in caso di mancato rispetto di determinati adempimenti.

Questa interpretazione conferma la tendenza del diritto amministrativo a riconoscere una maggiore flessibilità nelle procedure di gara telematiche, ponendo l’accento sulla sostanza degli atti piuttosto che sulla loro forma. Di conseguenza, la pubblicazione della proroga su una piattaforma ufficiale, unitamente alla notifica ai concorrenti, è sufficiente a garantire la trasparenza e la validità del provvedimento.

In definitiva, la decisione del TAR Sardegna ribadisce un principio fondamentale nell’ambito degli appalti pubblici digitalizzati: la pubblicazione delle variazioni procedurali sulle piattaforme telematiche ha pieno valore amministrativo.

Le stazioni appaltanti possono dunque modificare i termini di gara senza la necessità di adottare atti separati, purché tali variazioni siano correttamente comunicate ai partecipanti.

Questo approccio garantisce efficienza e adattabilità nella gestione delle procedure di gara, senza compromettere la trasparenza e la tutela della concorrenza.

A cura della Redazione di TuttoGarePA del 24/02/2025

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