A darne notizia il Consiglio nazionale degli architetti, che ieri ha diffuso un comunicato con cui si spiega che è previsto nel nostro ordinamento «il divieto di affidare incarichi di progettazione i cui importi a base di gara non siano stati calcolati con il «decreto parametri» previsto dal decreto correttivo del codice degli appalti (dlgs 56/2017)». Su questa base il Consiglio ha chiesto il ritiro degli avvisi emessi dal comune di Solarino. Avvisi che, come detto, sono stati ritirati.
«Non ci saranno dunque altri casi Catanzaro, dove la recente sentenza del Consiglio di stato ha consentito l' affidamento della progettazione di un piano regolatore, per un compenso simbolico di un euro, mortificando la dignità dei professionisti ed i più elementari principi della trasparenza» lo afferma il Consiglio nazionale nella nota emessa ieri. Secondo Giuseppe Cappochin, presidente degli architetti italiani, «casi come quelli di Catanzaro non potranno mai più ripetersi. Qualora ciò accadesse saremo sempre pronti a ricorrere all' Anac ed alle competenti autorità giudiziarie, affinchè le nuove norme introdotte dal decreto correttivo siano regolarmente applicate dalle stazioni appaltanti. Continueremo pertanto a vigilare», conclude il presidente Cappochin, «fruendo del nostro Osservatorio nazionale sui servizi di architettura ed ingegneria, che può contare sulle attività degli ordini provinciali».
A cura di Italia Oggi del 14/12/2017 pag. 30 - autore Michele Damiani
Loading...